Addio rose e violette, ecco perché amore non fa più rima con fiore
Amore e fiori non durano che una primavera scrisse Pierre de Ronsard, ma pure di quella memorabile stagione rischiamo di perdere traccia. Dove sono finiti i mazzi di violette che già da febbraio spandevano aria di risveglio, le margherite gialle, le giunchiglie, i non-ti-scordar-dime? E se vent’ anni fa l’ Italia dei petali era assai rinomata e dalle serre di Sanremo uscivano rose di ogni foggia come la famosa Baccarat, oggi le rosse dominatrici del mercato si chiamano Grand Prix e Red Naomi, e vengono coltivate intensivamente in Sudamerica e Africa. Ma alla guida del business c’ è l’ Olanda: «Tutti i fiori del mondo passano di lì. Gli olandesi producono, ma soprattutto appaltano in Ecuador, Guatemala, Colombia, Kenya, Sudafrica; hanno una formidabile organizzazione di trasporti» http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/22/addio-rose-violette-ecco-perche-amore-non.html?ref=search





“Ma voi, uomini d’oggi, da quale follia e da quale assillo siete spronati ad aver sete di sangue, voi che disponete del necessario con una tale sovrabbondanza?”, scrisse Plutarco in uno dei suoi Moralia poco meno di duemila anni fa. Eppure oggi gli animali terrestri di allevamento (i pesci raddoppierebbero il totale) destinati alla macellazione si quantificano in 70 miliardi, di cui 55 sono polli. Da loro, derivano ogni anno 280 milioni di tonnellate di carne. 


