Sviluppo rurale per salvare animali e persone. L’appello di LIPU-BirdLife all’UE

 Una volta mio nonno, annunciando a un conoscente la morte di un comune amico, si sentì rispondere: “Meglio lui che io.” Di fronte all’estinzione di tante specie animali e vegetali ci disponiamo in modo non dissimile, scordando forse che tutti gli esseri viventi sono legati fra loro da un invisibile filo.
In Italia, diciamo addio agli avvoltoi per esempio; in Basilicata sono rimaste solo sei coppie di capovaccaio. Si contano sulle dita di una mano i grifoni, i gipeti, per tacere di rapaci ormai rarissimi come l’aquila di Bonelli in Sicilia. A parte le specie da cui ci stiamo accomiatando, il 25% degli uccelli che nidificano sul territorio è seriamente minacciato da consumo del territorio, cementificazione, monocolture, pesticidi, caccia, una gestione ambientale incompetente e corrotta.

A lanciare un importante appello è la LIPU-BirdLife Italia, che assieme alle altre associazioni aderenti a BirdLife Europa ha richiesto al Parlamento Europeo, al Consiglio dei Ministri e alla Commissione Europea una politica agricola più rispettosa della natura.  “Oggi solo il 25% del bilancio della Pac (Politica agricola comune) va allo sviluppo rurale,” segnalano le associazioni, che chiedono poi “un sensibile aumento dei fondi per la politica di Sviluppo rurale e un incremento dei medesimi per i ‘pagamenti agro ambientali’ mirati alla risoluzione di specifici problemi, oltre che i contributi UE di entrambi i pilastri della Pac siano erogati secondo il principio ‘soldi pubblici in cambio di beni pubblici’ nel rispetto di una maggiore tutela dell’ambiente e della biodiversità.” Si spera così di salvaguardare gli habitat ma pure di soccorrere un tessuto umano devastato, quello dei piccoli e medi centri agricoli.

In alcuni paesi dell’ Unione Europea si stanno già tentando, anche con successo, politiche di sviluppo rurale.
Nel Regno Unito, ad esempio, attraverso contributi agroambientali specifici si cerca di proteggere rare specie sul punto di sparire, come il gallo forcello; in Germania si prova a salvare la pittima reale e in Romania si sostengono i sistemi agricoli ad alto valore naturale. Campagne più sane, spazi nuovamente protetti che possano accogliere insieme persone e animali.

 

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