Il pioppo dei partigiani che diventò monumento
Sembra una grandiosa mano rivolta al cielo, forse a invocare che un po’ di senno cali sul genere umano, quel che rimane del pioppo monumentale abbattuto a Ganaceto, frazione di Modena, nell’ottobre 2010. Per sessantasei anni, dominando la strada dal bordo di un campo, aveva tenuto vivo il ricordo di quattro partigiani impiccati ai suoi rami poderosi. Fatto a pezzi, malgrado lo sdegno popolare, su richiesta del formale proprietario che temeva di dover rispondere dei danni ove mai fosse caduto, il patriarca è stato però riscattato e trasformato in monumento da Oberdan Meletti, un filantropo locale…
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2013/01/29/news/il_pioppo_dei_partigiani-51479976/?ref=HREC2-1





“Ma voi, uomini d’oggi, da quale follia e da quale assillo siete spronati ad aver sete di sangue, voi che disponete del necessario con una tale sovrabbondanza?”, scrisse Plutarco in uno dei suoi Moralia poco meno di duemila anni fa. Eppure oggi gli animali terrestri di allevamento (i pesci raddoppierebbero il totale) destinati alla macellazione si quantificano in 70 miliardi, di cui 55 sono polli. Da loro, derivano ogni anno 280 milioni di tonnellate di carne. 


