La legge sui randagi c’è, basta volerla applicare
La 281 del 1991, legge italiana sul randagismo, fu salutata come provvedimento illuminato e avveniristico. Ancora oggi, sulla carta, rimane al riguardo una delle normative più avanzate al mondo. Se quasi dappertutto, salvo eccezioni, dopo brevi soggiorni nei canili gli animali vengono soppressi (dalle camere a gas USA agli immacolati ricoveri svizzeri, fino alle pratiche della civile Gran Bretagna) da noi non si può, ed è pure espressamente vietato destinare cani e gatti randagi alla vivisezione… http://www.repubblica.it/ambiente/2012/08/21/news/la_legge_sui_randagi-41264152/?ref=NRCT-41235933-2
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“Ma voi, uomini d’oggi, da quale follia e da quale assillo siete spronati ad aver sete di sangue, voi che disponete del necessario con una tale sovrabbondanza?”, scrisse Plutarco in uno dei suoi Moralia poco meno di duemila anni fa. Eppure oggi gli animali terrestri di allevamento (i pesci raddoppierebbero il totale) destinati alla macellazione si quantificano in 70 miliardi, di cui 55 sono polli. Da loro, derivano ogni anno 280 milioni di tonnellate di carne. 


