La tv che non rispetta gli animali – da Repubblica sera

 Per fortuna, poche cose sono fasulle quanto la tv verità, dunque c’è da confidare che lo scambio di animali fra famiglie previsto da “Cambio cane” avvenga solo a beneficio delle telecamere e alla presenza dei rispettivi proprietari. Rimane il fatto che è difficile concepire un’idea più assurda e diseducativa di quella su cui è basato il nuovo reality al via su FoxLife, animato da sedicenti educatori cinofili. Chiunque abbia un cane e una normale dose di buon senso, è infatti consapevole dell’enorme stress che viene inflitto all’animale al momento di separarsi senza motivo dalle persone cui è legato affettivamente, da abitudini e certezze. Lo dimostrano le preoccupazioni di tanti padroni al momento di partire per le vacanze: quando non sia possibile portare l’animale con sé, ci si preoccupa di lasciarlo presso pensioni o dog sitter con cui egli abbia stabilito preventivamente una consuetudine e, comunque, non sono mai affidamenti a cuor leggero. A maggior ragione tale principio vale per i soggetti che dimostrino disagi, ansia o disturbi del carattere, cui è doppiamente necessario garantire stabilità e tranquillità.

 La superficialità con cui la tv cavalca, nelle ultime stagioni, la sempre più diffusa simpatia con cui le persone guardano agli animali, rischia di creare spaventosi danni nel modo comune di considerarli. Infatti, essi sono proposti di volta in volta come macchiette, personaggi buffi, ridicoli, commoventi, che incarnano tipi funzionali a quanto si intende rappresentare. Si lanciano mode, si suggerisce che con un rimprovero, un biscottino, uno strattone, si possano plasmare altri individui a nostro piacimento. Peccato che gli animali in carne e ossa si propongano in tutt’altro modo, e il significato, il valore del nostro rapporto con loro sia intimo, profondo, fatto di piccole scoperte quotidiane, sottili mediazioni, costruzione di rispetto e fiducia reciproci.

 

 Qualcuno ricorderà l’australiano Steve Irwin, noto come Crocodile Hunter e protagonista di popolari trasmissioni proposte come documentaristiche in cui, seguito dalla moglie e persino dal figlioletto di un anno, afferrava e maneggiava con ostentata confidenza esotici di ogni specie, soprattutto rettili, a beneficio del pubblico. Fu ucciso nel 2006 da una manta, la quale, spaventata dalla sua impetuosa intrusione, lo trafisse al torace durante una ripresa subacquea: difficile immaginare una simile ribellione negli animali domestici che in ogni caso, al contrario degli umani, non scelgono di partecipare a questi show.

 

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